Lost and Found

Gettava distrattamente l'occhio sul cronografo che aveva in mano, appoggiando le spalle al muro.
Il nastro trasportatore rullava il suo lavoro e gli altri compagni di volo prelevavano con garbo variabile il proprio bagaglio.
Rimase solo la sua valigia a proseguire la passerella fino al totale arresto del nastro.
Attese e attese ancora.
Altri voli altre valige vennero caricate nel medesimo serpentone nero a scaglie. La polizia notò quell'insolito stazionamento e la raggiunsero per accertarsi delle sue intenzioni.
Guardò il cronografo stoppandolo finse un malore. 
Quanto tempo occorre per sapere che quel bagaglio che ti sei portata finora d'appresso non appartiene più al tuo viaggio?

Soul OGM free

Qualcosa di buono ho seminato. Non calpesterò il raccolto solo perché è nato bitorzoluto secondo i canoni del mercato. Sono gli stessi regolamenti che fanno fiorire Monsanto e le sue porcherie industriali. Esistono OGM anche nello Spirito. Una alla volta, dopo averla osservata, verrà allontanata dal campo dei miei talenti. Quel che genera felicità resterà con me, tutto il resto  mi intossica. Il seme di laboratorio perde il suo diritto di deridere il seme di campo che da millenni conosce i terreni e le stagioni, la saggezza e la gioia. 

Eco dalle Antenate

Sposto appena appena quel che mi eclissa l'anima.
Spiragli di luce, estro creativo, gioia e bellezza guizzano dalla crepa generata nel buio fitto.La fatica è tanta, mi sento poca poca cosa, disidratata per lo sforzo.
Affamata di luce tengo gli occhi puntati su quello spiraglio.  
Una luce così intensa che però mi sta accecando.
Le ossa in un'Eco distinto veicolano un suono ancestrale: 


sposta quella montagna per risorgere  


Richiamo la forza di tutti i miei muscoli,  ma quel masso enorme lancia su di me le sue tenebrose bende che mi stritolano, mi accalorano senza fuoco, la vita, le cosce, il petto, le mani. Si muovono con fare sinuoso e incantatore. I loro nomi sono "non sai, ignorante, incapace, taci,obbedisci
ma bisbigliano tutte la stessa parola con voci diverse:"te lo dico per il tuo bene".  
Iniziano bendarmi gli occhi, con cui finora, ero riuscita a respirare. Voglio con tutta me stessa rispondere a quell'Eco, genuino messaggio più grande della montagna che mi adombra, più grande del Cosmo.


Madri mie, mie antenate,
ridate luce dei miei occhi
Vita a questo ventre che si sta inaridendo.
Per essere il dono che sono cosa devo fare? 
Non ho forze, non ho vita, come posso spostare quella montagna?

E l'Eco squarciò il calore delle bende che smisero di stringere pur restandomi addosso.  Chiaro e distinto, dal mio sesso al Cuore, ferma e dolce  risuonò la voce:

 Danza alla vita

L'erba voglio

Ne ho cantate di preghiere a cieli falsi e inutili
implorando sole a chi rispondeva sempre "adesso no".
Con l'anima che sbatteva contro veli di ipocrisia
duri come pietre sui desideri e l'armonia.
Balbettavo quel cinguettio di generosità
e finché è comodo ricevevo dei "vieni qua".
Poi tanta scienza a dirmi come essere e come no
a tutte le mie domande con il corpo rispondeva "boh"
Un dolore fra le ossa chiede di muovermi ancora
di non aspettare la bonaccia dell'aurora.
Saranno la tenebra e la luna a vestirmi le spalle ed i capelli
raccolgo dalle ciglia i miei amabili frutti più belli.
Voglio arrivare al nord passando da sud
voglio credere a quei talenti che ho sotterrato 
Si lo voglio, mentre serpeggi nella mia testa a mordermi il cuore.
Indolenzita fin dentro per quello che ho accettato di cedere
piagata alle ginocchia, negli occhi io   voglio   credere!