Politica




La politica del "Padre Nostro" è quella in cui mi riconosco. Le maniche rimboccate quando qualcosa mi è sgradita al cuore. L'accoglienza e la cura per il prossimo che usava Caterina Carolina Morvillo (bis nonna): "mi adopero per tutto quello che riesco a raggiungere, dove non arrivo chiedo, tutto quello che farò (ascolterò, accoglierò) per te resterà nel dialogo fra i nostri cuori, tutti possiamo aver bisogno e chiedere non è vergogna, la sera dietro la mia porta (non solo quella coi cardini e il numero civico) c'è la mia famiglia". Credo nella vitalità benefica dell'Innoquità (San Francesco, Ghandi, Alessandra Atti), celebrando ogni giorno Fratello Sole e Sorella Luna, così, giusto per ricordare chi sono i miei parenti più stretti. Esimo il mio agire dalla ribellione: rispondere con una altra guerra ad un conflitto porta solo altri morti di ogni ordine e grado. Se devo forgiare qualcosa con il fuoco, scelgo strumenti di dignità e riscatto. Le armi le lascio agli inermi di Spirito. I burattini che amo si chiamano "Pupi". Gli unici fili che mi porto addosso sono tessuti con le storie vissute ed il bene scambiato, resi resistenti alle intemperie dalle lezioni di vita.  Quando mi hanno chiamata ribelle è stato solo per mancanza di termini nel vocabolario. Sono una disubbidiente che si nutre di gratitudine sempre fragrante. Esercito il coraggio della pace. Mi piacciono le bandiere al vento per trovare quali colori hanno in comune popoli, quartieri, contrade che non si sono mai incontrate.

Sorgente Controllata

   Andando a Monzuno ho visto a bordo strada una fontana col cartello "sorgente non  controllata".
La prima parola che è affiorata è stata Responsibilità.
L'acqua di cui vuoi dissetarti può essere inquinata anche se la vedi scorrere cristallina e ridanciana
Offrire fiumi di parole che possono rivelarsi bufale o peggio convinzioni limitanti.
Immettere nel circuito dell'informazione o della maldicenza un qualsiasi " sentito dire" senza aver controllato la sorgente.
Tutto questo è venuto dopo, molto dopo.
Insieme a Responsibilità si è associato subito il coraggio di essere una sorgente che salta ogni sergente.
Non può essere controllato quel che è libero, ciò che sta bene dove sta a fare quel che fa così come è.
Sorgente di acqua viva come ognuno di noi è, fuori dalle norme, etichette ed imposizioni da imbottigliamento.
Danziamo insieme la consapevole e gioiosa libertà della Sorgente non controllata

candore

Annusava sotto il naso, per sentire quella presenza crescere.
Cento volte fissava le labbra senza altra parola.
Con le dita disegnava il suo profilo su tutto quel che toccava.
La bellezza incantevole di quel modo libero di scambiare doni e amore.
La conquista della libertà dalla paura.
Non aver più nulla da custodire.
Non aver più nulla da perdere.

Se fosse foco?

Snoopy è sempre Snoopy. Certe frasi sono davvero belle e motivanti. Sarà che stamattina ho la vena polemica più ossigenata.
Se pensate qualcosa di carino, ditelo! E se pensate quanto sia una merda è il caso di dirlo o poi si viene accusati di avere un qualche problema irrisolto con la gestione dei conflitti?
Dico sempre le cose belle, mi faccio la nomea della lecchina o dell'adulatrice con secondo fine. Nelle mie intenzioni c'è la passione per la bellezza anche quando le vicende della vita rendono miopi.
Specifico le minchiate agli allievi ed agli amici perché ci si fida e corregge a vicenda. Alla terza minchiata che mi viene ritorta contro, smetto dato che  mi viene riscontrato un qualche difetto che si corregge solo buttandomi giù da un ponte o altre soluzioni più o meno corrosive.
"I cosi belli s'annu a taliari" dicono i catanesi. Dopo averle guardate, nei limiti del galateo, io le verbalizzo. Per tutto il resto, c'è un minnifuttu che va bene in ogni stagione.

Puoi farne a meno

Incoraggiante il fratello alla sorellina togliendo le rotelle con quell'arnese. La rincorsa con andatura tremolante accelerata. Di caduta in caduta, poco importa, ormai poteva farne a meno.

Stanco di rospi igoiati perennemente dalla parte del torto e di chi deve scontare un debito contratto chissà come fra i ricatti dei sentimenti. Quella bottiglia smetteva di emettere il suo fade out, poteva farne a meno, andò al mare fece un bagno e cominciò a rispondere a tono sorridendo.

Furto rapido e la portiera ancora semi aperta. C'è tutto o forse no. Quanti sacrifici sei costato, quante rinunce e quanti progetti avevi nelle tue memorie rigide. Poteva farne a meno. Sovrascrivere tutte le convinzioni, limiti e rimproveri.

Un risveglio stropicciato, quaderni pieni di appunti e insegnanti alieni all'educazione. Poteva farne a meno. Diploma raggiunto, smettere finalmente di essere sempre sotto esame di nozioni, cattedre e valutazioni.

Buongiorno.
Posso farne a meno

Orecchiette al Testo il Debutto

Dopo mesi a suonare, leggere, ridere, cucinare e riscrivere, le Orecchiette al Testo stanno per diventare uno spettacolo live.
Dennis Mazzolini realizza un suo desiderio:"trovare una persona con cui leggere e musicare all'unisono".
 Irene Spadaro si lancia con il proprio estro:"e dire che volevo solo passargli l'audio di un brano di Gibran".
Sintonia, arte, giochi di parole. 
Ed eccoci pronti...forse...Locanda "A casa dalla Ross" sabato 20 giugno dalle ore 18,30
 Musica e Recitazione vi delizieranno divertendovi in uno spettacolo con interventi dal pubblico.
La padrona di casa Ross Mancino offrirà a tutti gli avventori dello spettacolo dei panzerotti ed un aperitivo della casa.

Vi invitiamo a sottoporci la vostra pagina preferita (libro, rivista, sussidiario, manuale, volantino ecc), a renderla orecchiettabile ci pensiamo noi. Avete presente quando ad una pagina che vi piace fate una orecchietta,o mettete un segnalibro, per ritrovarla fra le altre? Ora pensate anche ad una struttura sonora che accompagni la cadenza delle parole, con una spruzzata agrumata o vellutata di voce e corpo. Agitate, non mescolate ,tutto questo con un musicista fotografo scrittore dall'arguzia in bianco e nero ed una attrice autrice e regista di ispirazione educativa ed ecco a voi il sodalizio giocoso e creativo delle Orecchiette al Testo.

E se proprio non potete esserci la vostra pagina preferita potrebbe diventare parte del prossimo spettacolo o del nostro Podcast.
Commento allo spettacolo di Saverio Cazzoli

Liberazione

Tendi la mano al tuo avversario, nessun uomo ti sia nemico.
Calpestare solo i prati e le strade ringraziandoli per averti condotto dove adesso sei.
Elemosine di dignità rendono gli esseri viventi impregnati di cieca rabbia.
Chiedere per diritto, condividere con leggerezza, dissentire difendendo la bellezza.
Liberi e autonomi, coraggiosi e regali, questi sono i meravigliosi esseri umani che depongono le armi e con le braccia al cielo piangono di gioia.
Solo chi rinuncia ad un nuovo padrone a cui asservirsi è libero anche se vediamo il suo corpo stretto in catene

Stropicciata primavera

Bella anche se stropicciata. Bella, con un sorriso richiede di liberarti dalla pressione di presidiare i suoi bisogni. Bella su un divano, su un palco, a tavola, fra la gente, in bicicletta. Onorata di sbirciare la sua nuova stagione, mentre sta sollevando la terra per germogliare. A tutti voi che state pensando alle vostre stagioni trascinate in finte primavere coltivate in serra metto davanti un cannocchiale. Guardate il suo sorriso, vi apre la porta della serra mentre fuori è inverno per picchiare il naso contro la neve. Fissate lo sguardo sulle sue lacrime in visione riservata, vi portano a zappare la terra mentre puzza ancora di merda. Ogni suo calo vi renderà palese che è falsa la convinzione che la plastica è protettiva.
 La plastica è plastica. Il vento è vita.
Bella come nessuna. Bella come ciascuna.

Foto: Dipinto ad olio di Marina Brancaccio (giornalArtista)

Felicità e Resistenza

Due termini femminili Felicità e Resistenza in dono a tutte in questa Giornata Internazionale della donna ed a tutti in generale per generare un cuore più libero e pronto a sorprendersi e fortificarsi. Buon 8 Marzo 2015
TRATTO DA AGNESE&MARILISA

Felicità è un bicchiere di vino con un panino
Resistenza è scegliere gli ingredienti del panino e del vino rispettosi del territorio e della salute

Resistenza è rivendicare con dignità il proprio posto, nel lavoro, fra i generi, senza abbassare gli occhi e la schiena.
Felicità è cedere il posto a chi ne ha bisogno

Felicità è postare su Facebook il video di un gattino buffo che fa cose strane
Resistenza è liberarsi dall'obbligo di commentare materie che ci sfiorano per un secondo, solo perché tutti ne parlano.

Resistere è uno sguardo che reclama dignità davanti alle donne sfregiate con l’acido
Felicità è respirare speranza quando vedo la dignità e il rispetto per gli altri non essere eccezione, ma normalità

Felicità è vedere mio figlio che accetta una sconfitta
Resistere è avere coscienza che l’educazione è una responsabilità che ci coinvolge tutti, sempre.

Resistere alla tristezza
Felici di un sorriso in una giornata tutta storta

Felice di una persona che mi rende migliore così, con la sola presenza
Resistere a dar per scontato che ci sarà sempre anche se mi faccio sentire quando mi va

Resistere al principio che il mio modo di vedere il mondo sia l’unico degno di esistere
Felice di essere una pecora nera

Felice di un giorno di sole
Resisto alle continue lamentele

Resistere alla convinzione che manterrà la promessa di non picchiarti mai più
Felice del primo risveglio in cui il mio cuore esulta esclamando “posso farne a meno”

Resistere alle catene di paura è vincere culture di odio e sottomissione
Felicità è chiudere un libro per aprirne un altro

Resistere all'ignoranza
Felice di conoscere

Resistere allo spreco
Felice della settimana dei saldi

Resistere alla pigrizia
Felice di danzare

Resistere alla maleducazione
Felice di dire Buongiorno

Felice di trovar subito parcheggio
Resistere a grugnire quando scatta il verde

Felice di ritrovare un oggetto smarrito
Resistere a smarrire la memoria di quel che è stato

Felicità è la pace nel mondo
Resistenza è far pace dentro e fuori di sé

Felice di averti incontrata perché il mio cuore può raccontare un nuovo respiro insieme al tuo
Resisto alla mia diffidenza, mi lascio attrarre da quella luce che catturi col tuo splendido sguardo in bianco e nero
Essere felice, consapevole, aperta alla vita e alla sorpresa mi rende migliore, resistente.
Resistere per esistere mi rende migliore, felice (Irene Spadaro)

Interpretato per Teatra'ndo vai da Daniela Soprani e Daniela Giordanomusiche di Den Mazzolini

Regole, fisica, maestria

Ieri sera (24/1/15) Federico Benuzzi mi ha regalato una carrettata (proprio nel senso di carretto siciliano) di ispirazioni e gioie. Dal teatro di Marzabotto pieno di famiglie ad un paio di prodotti teatrali, dalla dedizione per la ricerca e l'esercizio  alla mia stessa piacevole sensazione di inadeguatezza davanti a chi dipinge i murales: "a me non riesce, cola tutto giù".  Le intuizioni divenute parametri nella fisica di quel che accade nei corpi in movimento, le regole per andare oltre alla semplice osservazione di un fenomeno o peggio, restando nella superficialità, trovare tutto magico ed irraggiungibile.  Le forze, il calcolo vettoriale tanto praticato al ITIS "Verona Trento" di Messina, sono diventate magia. Ma Benuzzi non è un mago, è un Giocoliere! Pensare alle regole sregolate di Teatra'ndo Vai che sovverte la legge del "sbagliando si impara" con una regola che incita a perdere i pesi ancoranti. Fino a quando una convinzione limitante abiterà il corpo e l'anima, la sentiremo necessaria ed invalicabile. Tutti i limiti sono nella paura. Giocolare con il diablo, una clessidra sempre in movimento, indispensabile che ruoti sul suo asse. Una volta acquisita la regola necessaria, tutto il resto non ha limiti.
Indispensabile mollare gli ormeggi, fidarsi dei compagni, ascoltare tutto il proprio potenziale e le proposte, alleggerire il cuore dal "ci provo" e passare al "si facciamolo".
Un piacere delicato è quello che mi tintinna nelle vene quando il teatro torna in quiete. Fra le pareti ancora l'eco delle risate e delle riflessioni, l'artista che ripone i suoi pezzi in meno di metà del tempo che ha usato per esporli, il tecnico che compie la stessa operazione con i suoi pezzi.
Ciascuno i suoi strumenti. Tante arti messe insieme. In teatro, lo spettacolo in 3D da sempre e senza occhiali, tante maestranze uniscono le proprie magie, le innovazioni, le regole per far funzionare tutto e dentro quel tutto spiccare il proprio salto, la corsa sul monociclo, il buio che evidenzia le palline luminose. Grazie Federico, ogni qualvolta tornerò in teatro, il mio cuore giocolerà con i mattoni dei sogni ed eserciterà il gusto di imparare le regole per sovvertirle.