Liberazione

Tendi la mano al tuo avversario, nessun uomo ti sia nemico.
Calpestare solo i prati e le strade ringraziandoli per averti condotto dove adesso sei.
Elemosine di dignità rendono gli esseri viventi impregnati di cieca rabbia.
Chiedere per diritto, condividere con leggerezza, dissentire difendendo la bellezza.
Liberi e autonomi, coraggiosi e regali, questi sono i meravigliosi esseri umani che depongono le armi e con le braccia al cielo piangono di gioia.
Solo chi rinuncia ad un nuovo padrone a cui asservirsi è libero anche se vediamo il suo corpo stretto in catene

Stropicciata primavera

Bella anche se stropicciata. Bella, con un sorriso richiede di liberarti dalla pressione di presidiare i suoi bisogni. Bella su un divano, su un palco, a tavola, fra la gente, in bicicletta. Onorata di sbirciare la sua nuova stagione, mentre sta sollevando la terra per germogliare. A tutti voi che state pensando alle vostre stagioni trascinate in finte primavere coltivate in serra metto davanti un cannocchiale. Guardate il suo sorriso, vi apre la porta della serra mentre fuori è inverno per picchiare il naso contro la neve. Fissate lo sguardo sulle sue lacrime in visione riservata, vi portano a zappare la terra mentre puzza ancora di merda. Ogni suo calo vi renderà palese che è falsa la convinzione che la plastica è protettiva.
 La plastica è plastica. Il vento è vita.
Bella come nessuna. Bella come ciascuna.

Foto: Dipinto ad olio di Marina Brancaccio (giornalArtista)