Iré.... io andrò.


Il mio nome anagrafico è corto, 5 lettere con un bel significato e nel parlato colloquiale viene spesso ridotto ad Iré. Chi mi frequenta sa che non mi piacciono le distorsioni del mio nome sotto qualunque forma. Questo quel che ho sempre pensato di un nome guardiano prima di una virgola che difende la mia persona dal Titì Caterina di materna derivazione. Mi sono sempre partite delle espressioni sommessamente furiose all'udire le variazioni su tema Irene dal diminutivo allungato Irenuccia, Irenina, britannizzato in Airin e solo a mia sorella Letizia era concesso chiamarmi Nenè, talvolta mia madre emette un urlo acuto che dovrebbe essere un Airì ma è così assordante da essere irrilevante.