Perle cresciute dentro gemme cariche di acqua e preziosa storia. Perle che affiorano al mondo rotolando silenziose. Perle che non a tutti si concedono scrollando il loro fiume fra i ciottoli, ridendo allegramente al solletico del vento. Da un corpo estraneo da espellere, prepotente nel suo dolore, arcigna persistenza la perla ti avvolge in se per portati via. Di madreperla rivesti le azioni, in perle distillata da quel cuore morbido accerchiato di paura. Ti vedo generarti, timida e con forza millenaria pronta a far pulizia pur lasciando una traccia di rosso stridore dal punto in cui ti stacchi. Perla, amata perla. Chissà perché il mondo si ostina a chiamati lacrima
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