Graffiami la pelle, incidi sulla mia carne la tua presenza. Compagnia di viaggio, amica Empatia, mentre traduci quel che di intimo riconosco in me nelle vite altrui. Disegni il tuo itinerario cambiandomi i colori in rosse sottili linee. Sbucciarmi le ginocchia era roba da ridere, tu empatia sei affilata e precisa, cauterizzi la ferita, lasciando il segno ancora caldo. Senza la tua presenza non riconoscerei il mio stesso nome, mi risulterebbe d'improvviso appartenente ad un altro corpo, una altra storia, un altro sogno.
Chiedere il nome del mio interlocutore e del "tipo" di cui sta parlando continuamente, vedermi nella ritrosia timida di una bambina appena conosciuta, rileggere nel tempo tutto quello che non ho vissuto in prima persona ma che tu mi imprimi dentro, sentire in bocca il senso di vuoto di vite riempite solo di rancore. Percepisco, riconosco, imparo sempre a lezione di vita, fra i giochi ed il pianto di chi ha il coraggio di non arrendersi all'ennesimo ostacolo, ancora con i lombi in fiamme, trovare forza in coloro con cui scambiamo amore e nelle feste che tanti sorrisi hanno regalato. Sotto pelle, precisa traccia, senza Empatia non riconoscerei la mia faccia.
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