Domanda ed Offerta

Sul mio diario Facebook Paola Mura  scrive: Mi piacerebbe sapere cosa pensi di questa frase "Se qualcun'altro ti vuole,allora il tuo prezzo sale" (cit.) Scandaglio i due risvolti dell'affermazione: professionale e relazionale.
Quando offri ed hai un solo compratore arrivare a patti non prevede la concorrenza come coefficiente di valutazione: è una questione di mercato. Talvolta si va in svalutazione o in caso di bassa stima ai "saldi per incendio" (cit.Die Hard 4).
Se pongo l'osservazione su un piano professionale, posso dire che il curriculum spesso è un elenco di "RIP" dove sono stata utile ma non abbastanza indispensabile per essere ancora lì. Adesso con altre attività artistiche inizio ad avere una mia quotazione di mercato ed a dover scegliere quale progetto seguire non solo per concomitanza d'agenda ma anche per retribuzione. Di solito accetto un impegno per almeno uno dei miei due motivi trainanti: Credo nel progetto, c'è un buon rimborso. Molto più raramente per dovere di riconoscenza, mai per sudditanza, sporadicamente per far colpo su qualcuno. Se sposto l'osservazione sul piano emotivo-relazionale la solfa cambia strumenti d'orchestra, ma la melodia è la stessa. Allucinando le acque internazionali del fantascientifico in cui Narnia confina con Star Treck, lì  è possibile sperimentarmi come donna desiderata da due o più corteggiatori. Se i compratori/corteggiatori sono due e non possono far cartello fra loro inizia la battaglia delle code di pavone divenendo così l'eventuale preda di due iper ormonizzati che si scornano per far vedere chi è più idoneo alla prosecuzione della specie, diventare il premio di coloro che hanno nella propria forza l'unico parametro.  Anche dove lo spazio e il tempo  si rotolano felicemente fra loro, resto sempre della mia idea che vivo qui ed ora:  preferisco non tatuarmi un codice a barra o un più stiloso QrCode e restare non in vendita. Fate pure le vostre offerte, quando mi accorgerò di doverti mostrare un altro pretendente per farti alzare la posta, di sicuro non mi importa  come sei, non percepisco un come siamo. Non ho un ego così fastidiosamente ingombrante da mostrare lo stuolo di altri "affamati delle mie grazie". Chiunque altro non sia tu è come la TV in camera da letto: la tieni in sottofondo per addormentarti o si può sempre spegnere per fare di meglio. 

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