Solo una Rossana


24 ottobre 2011 Il lavoro mi costringe ad una giornata estenuante. Nulla di differente dal consueto ritmo senza fiato dei momenti in cui compaiono dei lavori extra da portare a termine, ma il 24 ottobre non deve essere un giorno come gli altri. Se non può essere speciale e godurioso per il relax (non ho memoria di una volta che lo sia stato) che almeno riesca a collezionare più sorrisi possibili ed il maggior numero di “Auguri” possibile.
Compero due pacchetti delle mie caramelle preferite le Rossana.
Il mio quinto compleanno lo condivisi con Simona distribuendo piccoli bouquet di Rossana  agli altri bambini e quel giorno tutti i perfetti sconosciuti che avrei incontrato erano per me come i compagni dell’asilo: in fin dei conti dentro di noi c’è un fanciullino che non rinuncia ad una caramella. La dura col ripieno di una crema alle mandorle e nocciole inimitabile.
Aperti i pacchetti  usai un sacchetto blu di velluto e per offrirle lasciai inserire liberamente la mano e quando ne tiravano fuori una caramella dall’incarto rosso dicevo;”mi fa gli Auguri?”
Le risposte da collezionare sono state:
“torni anche domani”  casellante
“le Rossana le mie preferite” edicolante
“Che gentile la mangio dopo”  farmacista
“Bizzarra tradizione” conoscente
“Posso prenderne un’altra?” signora che fa la spesa
La giornata volge al tramonto, ultima tappa il distributore di carburanti.
Allungo il mio sacchetto ad un altro automobilista che rifiuta. Non scorbutico ma come se fosse qualcosa che lo avrebbe ingoiato e trasportato in mezzo agli elfi.
Mi sono sentita la sconosciuta di cui non fidarsi se ti da una caramella, la versione malvagia di un gesto tenero ed inoffensivo come quello di condividere il dolce più trasportabile. Ormai le caramelle sono diventate acquisto di impulso, studiate dal marketing nella loro disposizione davanti alla cassa con degli espositori ad altezza bambino dove gli occhi vanno a cadere mentre stai evitando il contatto con il prossimo che carica sul rullo le sue merci. Mi sono sentita ingenua, derisa ma non ho mollato. Porto con me il sacchetto ed offro le caramelle al benzinaio e lui mi dice: “sai, domani è il mio compleanno!”
Per un uomo che ti chiude una porta, un altro ti spalanca il suo portone l’importante è restare fedeli alle promesse fatte a se stessi: raggiungere il maggior numero di sorrisi.

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