Una pastiera tutta per me


Mamma Galeone oggi pomeriggio, probabilmente vedendo dalla finestra la macchina davanti al teatro, mi ha consegnato per mano della figliola una pastiera napoletana doc tutta per me. Ma una pastiera delle dimensioni della pastiera! Non una cosa monoporzione risicata che ha preso lezione dalle crostatine del mulino bianco ma na pastiera, mi raccomando dittongate bene pastiieera in teglia diametro 20 e rabocco! Stesso giorno qualche ora prima a pranzo da Catia Niro che in tempi record prepara un pranzo divino. Oltre a foto, conforto, cazziatoni ben piazzati capita di scroccare a Pina e Orsacchiotto pure una cena, le tigelle di Daniela Soprani nelle giornate difficili, supportano e fanno sorridere. Ma sarà che sto invecchiando, sarà che mi accompagna sempre più un senso pervasivo di gratitudine, sarà quel che sarà, e mi viene da pensare alla torta a scacchiera di Letizia, una torta tutta per me. mio fratello Salvatore che ci tiene a farmi mangiare il pesce buono quando sono a casa sua, per non parlar del resto e di tutti gli altri che hanno impastato farina e fiori di zucca solo ed esclusivamente per farmene omaggio, degustazione, condivisione a stretto giro di tavolo. Siete tanti, tantissimi, Stella di Ele e Giulia mi ha fatta fermare, riflettere e ringraziare.
Abbiamo bisogno di stanze tutte per noi (cit V.Wolf), dove creare e rigenerarsi, abbiamo bisogni di chi cucina per noi con tutto quello che sa fare, qualcuno che scalda, sminuzza, salta in padella gli ingredienti. Salta all'occhio la differenza, fra il bla bla e la concretezza, c'è di mezzo lo spazio siderale. Impariamo a far da soli per cooperare non per escludere, impariamo ad accettare dolcezza e affetto dalle mani di chi ci vuol bene e lo celebra fra fornelli, tavola e pastiera. Una pastiera vera, una intera, tutta per me.

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