Angelina è nata 2 giugno 1927. La più vivace dei partecipanti al laboratorio "La panchina del Borgo" che sto tenendo al Centro Diurno di Sasso Marconi (BO). Ha scritto questa favola e, mi sembrava una buona idea far interpretare ai suoi compagni i personaggi che hanno una battuta. Buona lettura e buon ascolto. Scarica l'audio clicca Podcast
Re Quercia era un Re bonaccione ed aveva un figlio che si chiamava Briciola. Briciola aveva una malattia rara: soffriva ad un dito del piede sinistro. Re Quercia interpellò tutti i dottori del Regno ma nessuno lo guarì.
Un giorno passò una buona vecchina che chiedeva l’elemosina alla servitù.
I bravi sudditi le diedero una mela ed allora la buona vecchina disse loro: Vi svelerò un segreto. Andate oltre la radura dove incontrerete un bosco di rovi. Oltrepassatelo e incontrerete un mago burbero ma buono. Nel suo giardino ha un albero di mele verdi. Chiedete delle mele per guarire il principino Briciola.
Re Quercia era un Re bonaccione ed aveva un figlio che si chiamava Briciola. Briciola aveva una malattia rara: soffriva ad un dito del piede sinistro. Re Quercia interpellò tutti i dottori del Regno ma nessuno lo guarì.
Un giorno passò una buona vecchina che chiedeva l’elemosina alla servitù.
I bravi sudditi le diedero una mela ed allora la buona vecchina disse loro: Vi svelerò un segreto. Andate oltre la radura dove incontrerete un bosco di rovi. Oltrepassatelo e incontrerete un mago burbero ma buono. Nel suo giardino ha un albero di mele verdi. Chiedete delle mele per guarire il principino Briciola.
I fedeli servi partirono preoccupati alla volta del bosco di
rovi, chiedendosi come avrebbero potuto passare il bosco, senza rimanere
impigliati nei rovi. Con il cuore gonfio di paura partirono, portando con loro
un cesto con lo stemma Reale, che aveva come simbolo una grande quercia.
“Teniamo ben stretto il cesto” dissero fra loro.
Il burbero mago stava riposando quando udì dei passi.
“Chi va là”
I tremanti sudditi risposero “abbiamo bisogno del tuo aiuto,
ci manca il colore verde mela e tu ne hai un albero, siamo qui a chiedere i
tuoi frutti”
Con voce tuonante il mago rispose: “Perché dovrei, non è il
mio Regno!”
I fedeli servi si fecero coraggio. “I dottori di Re Quercia non sono stati in grado di guarire il principino Briciola al suo male al dito del piede. Una buona vecchina ci ha incoraggiati a venire da te perciò ti preghiamo di ascoltare le nostre preghiere. Ti preghiamo facci dono delle tue mele verdi”
“E va bene” sbottò il mago.
“Sbuccerete una mela e la metterete attorno al dito malato,
fascerete per bene il piede e coricate il principino che dormirà tutta la
notte. I semini neri sotterrateli, annaffiate la terra e coprite con un telo
per tre giorni. Poi toglierete le bucce dal dito e mettete il piede in acqua al
naturale che verserete nei semini e il principino guarirà definitivamente.
Inoltre mangerà una mela al giorno per acquisire il colore verde che gli manca
e vivrà felice per tutta la sua vita”
Col passare del tempo i semini diventarono delle belle
piante piene di frutti. Re Quercia istituì una grande festa durante la quale
distribuiva le succose mele a tutti i partecipanti.
Fece cercare la buona vecchina e trovatala le diede una fissa dimora e la chiamò Fatina verdolina.
Fece cercare la buona vecchina e trovatala le diede una fissa dimora e la chiamò Fatina verdolina.
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