Carissimi tutti, ben trovati e ben
ritrovati, questa settimana puntata carica di sentimento, tenetevi alla larga
oh voi diabetici emozionali. Pensata per essere ascoltata alle 21, e chi la
ascolterà alle 11 o alle 16 non ne abbia a male. Una musa ha bussato alla mia
porta, e non ho resistito.
Un duetto emozionale con Paola Mura: Immagina di estrapolare una goccia d' essenza
da un bicchiere colmo del tuo stesso profumo con un conta gocce... e poi lascia
scivolare le note di testa per comporre una fragranza che riecheggi nell'ombra
che lasciano i tuoi passi.
Ed allora ho pensato di condividere con
voi una rassegna di contesti, dialoghi, vissuti carichi di sentimento, tante di
quelle volte in cui sono stata dietro le quinte degli amori che ho fertilizzato
con le parole più ricche di humus. Sono Nenè e guardo al mio orizzonte passato, trascorso scrivendo d’amore, passione e sentimento.
Come se stessi parlando ad una unica
persona, è pensata così, figura non
delimitata da un genere, ne maschio ne femmina, solo passione ed emozioni.
Dentro l’area 51 del blindato nucleo
asserragliato intorno al cuore si infiltra la tua presenza, che strano, non è
scattato nessun allarme.
Mi hai regalato una gioia profonda e
discreta, aprire uno spiffero di aria e farmi entrare nella tua vita. Mi
lascerò guidare ascoltando il tuo respiro, conoscendo passo passo la tua vita,
le tue emozioni, porterò i miei gesti e l’intraprendenza fino al margine che
stabilirai, nell’intreccio della vita disegnato dalle nostre mani vicine,
prossime, in ascolto.
Stai entrando gustosamente nel mio
quotidiano. Catturo i tuoi sogni più belli per tenerli al sicuro, salto da un
pensiero all’altro, tra il serio ed il faceto, il nobile ed il discreto, solo
per il gusto di vederti sorridere. Sulle difensive sottolinei il tuo muro verso
l’adulazione. Lo faccio è vero, il sonetto incantatore che costruisce le mie
frasi quotidianamente, un modo di osservare la "luce" delle persone e
poi vederla scomporsi in colori e tonalità mi instrada a fare complimenti a
ripetizione.
Ma
non potrei, non con te.
Accattivarmi
la benevolenza, anche con tante chiacchiere, offrire un sorriso o trovare la
visione tragicomica di un fatto permettendo con una risata di far scaricare al
mio interlocutore un po' di pioggia quando le nuvole lo abitano.
Ma
non potrei, non con te.
Conosco
i miei limiti, ed apprezzo la tua grandezza, un pesce lontano dalle mie lenze,
soprattutto perché non è una preda ma una compagnia di viaggio e condivisione,
con tanti toni e timbri da trovarne memoria nalle musiche provenzali al tunz
tunz delle discoteche della riviera.
Fishing for compliments?
Non
potrei, non con te.
Palpebre insonnolite consegnano il passaggio
dei sogni alla veglia. Sul tuo cuscino, rubo la prima luce dei tuoi occhi per
lasciarla brillare nei miei pensieri fino al prossimo tramonto.
Parlo di te, come se ti avessi dentro da
sempre, ma l’eterno è forse un gioco? Consumo fuoco per scaldarti, mentre un
nuovo giorno si alza all’orizzonte.
Molecole d’acqua rinfrescano il tuo viso,
uno specchio si riempie del tuo riflesso. Invidio l’acqua che può darti la
prima carezza.
La giornata è grigia, fa un freddo che
intirizzisce i pensieri. Un pensiero bello, discreto abita i muscoli del mio
viso in un serafico sorriso. Sono qui, un vento di
primavera mentre il fiato fuma per il freddo, sono una monetina che cade
allegra in una fontana, una carezza ad un viso stanco di essere crucciato, un
rimprovero quando serve. Più semplicemente sono e sarò per te quel che vorremo
costruire. Celsius Fahrenheit per la temperatura, km/h per la velocità, decibel
per il suono. Desisto dal cercare ancora una unità di misura per quantificare
il tuo splendore. Vai oltre le serrature e gli scomparti, impossibile
contenerti.
Sei il capolettera di un nuovo racconto. Attingo al portale racchiuso in quella piega
d’espressione sopra le tue labbra. Ascoltarti scalda la sensazione di essere
teletrasportata dal caos soffocante verso lo stupore di un tenero sottobosco in
primavera.
Voce che si rifrange sulla roccia, torna al
timpano per riconoscersi. Cristallo pregiato faccio eco alle vibrazioni delle
tue emozioni, trattenendole dentro i miei atomi. Riuscirai a sorprendermi mentre
fai capolino fra gli affanni, mi lascerai di sasso quando mi sento il cuore di
pietra. Diamante dal carbone, Pregiata, inattesa, intensa.
Inspiro profondamente, visualizzo
particelle di te che frizzanti mi solleticano il naso, affido alla luce che si
rifrange scomponendosi in colori il compito di rallegrarti e con lo stesso peso
ti vestirò di vita e di attenzioni. Con lo sguardo avido di sogni, frugo le tue
espressioni ed attendo il momento in cui dal broncio passi al sorriso.
Catalizzo la tua autostima, mi scalda il cuore sostenerti nel guardare i tuoi
medesimi tesori. Quando attraversi i miei sentieri, fiorisce rigogliosa la
tenerezza, come fuoco brucia le incertezze.
Il pensiero di te non si estingue come
sterpaglia, non si asciuga al sole, trova nutrimento e forza in quel che, pur
differenti, ci avvicina. Nello stupore mi colorano di rosso e di vita i tuoi
gesti. Accolgo nel silenzio la tua anima per coccolarla mentre vedo già
spiegate le tue ali e puntare dritto al nuovo orizzonte. Indago il cielo con potenti telescopi.
L’universo ha perso il suo fascino da quando ti ho visto così splendente.
(trascrizione completa della puntata di Nenè e la regola dell'orizzonte andata in onda il 24 ottobre 2011 su frequenzappennino.com)
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